via Gramsci 8, 63064 - Cupra Marittima (AP) | Tel. +39.0735.778033 | Fax +39.0735.778034

Cupra Marittima appartiene al comprensorio della Riviera delle Palme del basso litorale marchigiano. Principalmente nota come località turistica balneare in continuo sviluppo, ha ricevuto a partire dal 1997 numerosi riconoscimenti tra cui la Bandiera Blu Europea per la pulizia del suo mare (l'ultimo riconoscimento è per l'anno 2016).

Alle spalle della marina (il paese propriamente detto) si trovano tre colline: Sant'Andrea con l'omonima rocca (recentemente ristrutturata), Marano con l'incasato medievale e Boccabianca.

Cupra Marittima era una colonia romana ed il suo nome era derivato da "cuprum" cioè rame, in tempi remoti sul territorio Cuprense vi erano miniere di rame.

Il vecchio incasato medievale di Marano posto sull'altura costituisce il nucleo principale del paese, mentre è nella seconda metà dell'800 che, più in basso, prende forma il borgo marinaro; si evidenziano inoltre realtà archeologiche che rimandano ad una frequentazione preistorica sul territorio; ma è con la civiltà picena (VIII-II secolo a.C.) che gli insediamenti umani si fanno più intensi, come testimoniano le numerose necropoli in contrada Castelletta, ricche di corredi tombali. Sconfitti i Piceni (268 a.C.), Cupra Marittima diviene una colonia romana e l'ager cuprensis venne identificato con la Regio V Picenum famosa per la produzione di olio, olive e commercio marittimo con un suo grande porto situato verso la zona nord dell'attuale paese. In tale zona sorgevano dei magazzini, sono venuti alla luce gli ormeggi di navi e anfore che servivano per il trasporto del grano e dell'olio. Con la caduta dell'impero romano d'occidente, i barbari irruppero: Cupra fu saccheggiata molte volte e subì la dominazione di BizantiniLongobardi eFranchi, finché nel IX secolo i Mori la distrussero. I cuprensi si ritirarono sulle alture dando vita a Castrum Maranum(il nucleo difensivo più forte), a Castel Sant'Andrea e a Castel Boccabianca.

Nel 1076 Marano divenne libero comune sotto la protezione della vicino Fermo alla quale doveva versare le tasse: un bue e una scrofa ogni anno. Sono di questo periodo i monumenti più significatici quali la chiesa romanica di Chiesa di Santa Maria in Castello (edificata prima del 1200), il Palazzo Brancadoro-Sforza (del 1444), le mura di cinta e le torri costruite dal 1100. È in questo periodo che tra i documenti storici si trovano tracce sui rapporti commerciali dei naviganti di Marano e dei pescatori di Sant'Andrea, con Venezia, Chioggia, Sebenico, Durazzo ecc.. Nonostante l'attività, la marina non fu abitata per tutto il Medioevo; marinai e pescatori avevano la proprie abitazioni al borgo del paese alto. Gli anni a seguire non incideranno in modo significativo su quello che era già il profilo marinaro e commerciale del paese, ma a partire dalla seconda metà del XIX secolo sorge il nucleo originale del borgo Marina, arriva l'illuminazione pubblica, si ripristina l'antico nome di Cupra Marittima, la ferrovia e la residenza del comune passa dal Paese alto alla Marina. Significativa è la Piazza della Libertà che conserva ancora fedelmente l'assetto che le conferì alla fine dell'800 l'architetto Vespignani, con l'imponente scalinata ad ovest, in funzione di contrafforte della sovrastante chiesa dedicata ai Santi Basso e Margherita. Grazie al progetto del Sacconi è stata invece realizzata l'elegante torretta dell'orologio che campeggia sul palazzo comunale.

Arriviamo agli inizi del Novecento quando il lungomare si popola di tipici villini in stile Liberty, un moderno stabilimento bagni per accogliere i primi turisti: erano i primi passi dell'economia turistica con un incremento occupazionale non solo per i marinari , ma anche per i commercianti (fabbriche di liquori, ghiaccio, mattoni e mattonelle ecc.) e piccole industrie locali come quella dei bachi da seta. Tale incremento viene frenato e in parte interrotto dalle due guerre mondiali, ma il paese tornerà a rifiorire anche ad opera del dott. Ciccarelli che seguendo la tradizione di famiglia esporta nella città di Milano uno stabilimento per la produzione della Pasta del Capitano ancora oggi i suoi prodotti portano nel mondo il nome di Cupra.
L'evoluzione storica di Cupra arriva ad oggi con una ricchezza sia nel settore paesaggistico e ambientale che in quello turistico-culturale con ambiti riconoscimenti. È molto apprezzato l'arenile, attrezzature balneari e sportive innovative per tennis, karate, infine una nuovissima pista ciclabile lunga 6 km posta tra la sabbia del mare e la ferrovia, percorribile anche di notte poiché illuminata, che collega Cupra Marittima con la vicina Grottammare per poi continuare fino a Porto d'Ascoli.
Da visitare il famoso museo malacologico con 700.000 esemplari da tutto il mondo e il museo archeologico del territorio al paese alto. Acque trasparenti suggellate dalla Bandiera Blu; Cupra è stata poi nominata capitale del verde con le sue colline verdeggianti e rigogliose con il litorale caratterizzato da splendide palme.